Tra terra e cielo: viaggio sensoriale ad Alba Fucens e Massa d’Albe

Scopri un itinerario che unisce natura, storia e tradizioni nella cornice autentica della Marsica, tra i borghi di Massa d’Albe, Alba Fucense e Forme.
Un’esperienza che non è solo visita, ma un ritorno alle radici, tra i profumi dei mandorli in fiore, il fascino delle rovine romane e la lentezza dei borghi medievali.

Cosa vivrai

Passeggiata tra colori e profumi: dal mandorlo – pianta simbolo del territorio – ad altre essenze tipiche che raccontano la natura marsicana.

Accessibilità per tutti: l’itinerario è adatto anche a persone diversamente abili.

Full immersion nei cinque sensi: storie, paesaggi, sapori e silenzi per riscoprire la bellezza semplice e autentica della vita rurale.

Degustazioni di prodotti locali: un’esperienza comunitaria che celebra la tradizione contadina e le materie prime genuine del luogo.

Cenni storici

Alba Fucens, antica colonia romana fondata nel III sec. a.C., sorge ai piedi del Monte Velino. Un tempo città fortificata, conserva ancora le imponenti mura ciclopiche e un suggestivo anfiteatro.

Massa d’Albe, borgo medievale, custodisce memorie di un passato fatto di artigianato, vita contadina e ritmi lenti, ancora percepibili nei suoi vicoli e panorami.

Forme, piccolo villaggio rurale, racconta la storia della Marsica agricola, fatta di mandorleti e socialità genuina.

Un’esperienza di comunità

Durante il percorso i partecipanti saranno invitati a condividere ricordi, racconti e impressioni, creando un filo narrativo collettivo. Le attività manuali e creative renderanno l’esperienza ancora più coinvolgente, trasformando la visita in un vero percorso sensoriale comunitario.

Itinerario

Alba Fucens: sito archeologico e borgo medievale

Massa d’Albe: visita guidata e giardinetti pubblici (Chiosco) con riferimenti storici

Forme: paesaggio rurale con mandorleti e tradizioni agricole

Include

Visita guidata
Sessione di osservazione, riflessione e attività creative
Degustazione di prodotti locali

Esperienza gratuita grazie al contributo di Fondazione Carispaq.